Consumo
Chi vive, apprende e lavora percepisce una o più paghe e, quindi, può permettersi di consumare ovvero di provvedere ai propri bisogni tramite lo scambio economico, per la soddisfazione dei bisogni tramite beni e servizi, lo scambio sociale, per la soddisfazione dei bisogni del cuore (amore, amicizia, fratellanza ai vari livelli), e lo scambio ambientale, per la soddisfazione dei bisogni spirituali di connessione con Vulcanus, Gaia e Helios.
Quindi potrà soddisfare i propri bisogni di respirare, bere, mangiare, lavarsi, praticare sport, prendersi cura di sè, avere un alloggio dove ripararsi e rifugiarsi, dormire, vivere amicizie, amori, e relazioni comunitarie, studiare e lavorare, conoscere e prendersi cura per quanto possibile del territorio della comunità a cui appartiene, nelle sue componenti ecosistemiche e antroposistemiche, aver fiducia in se stesso, sentirsi libero e indipendente e, al contempo, sentire di appartenere al luogo, a una famiglia, a una cerchia di amici e a una comunità, di essere utile a tali gruppi sociali e di sentire che gli altri riconoscono il suo contributo in quanto membro del gruppo utile al gruppo.
Produzione
Per poter consumare bisogna produrre e viceversa per impegnarsi a produrre ci vuole una richiresta di consumo.
Domanda e offerta direbbero gli economisti.
Purtroppo la ricerca del profitto ha portato all’invenzione del marketing ovvero alla stimolazione di bisogni inutili e dannosi e alla conseguente produzione e offerta di beni e servizi inutili, superflui e dannosi agli esseri umani, agli altri esseri viventi, agli ecosistemi, alla vita sulla Terra e al pianeta Terra, al momento unico pianeta vivente.
Quando una persona ha un bisogno reale, lo sente da se stesso, non ha bisogno di un suggeritore.
Tralasciamo il tema dei bisogni irreali indotti dalla pubblicità.
Consumo e produzione sono due attività che si rincorrono vicendevolmente e continuamente per tutto il corso della vita di un essere umano.
IMPRESA
Definiamo il termine impresa.
Impresa è ogni unità di produzione di un prodotto, ovvero, ogni unità creata per lo svolgimento coordinato e continuativo, da parte di una o più persone, di un’attività volta a ottenere un bene o un servizio che risponda a un bisogno reale umano.
Tutte le persone partecipanti a un’impresa saranno responsabili dei risultati dell’impresa. Saranno responsabili da un punto di vista ambientale, sociale ed economico-finanziario.
Tale responsabilità sarà
- di natura penale se implicherà danni agli ecosistemi e alle persone,
- genererà conseguenze solo economico-finanziarie, tramite annullamento parziale o totale della moneta proveniente dalla paga di lavoro e di merito, accumulata in passato, perché non spesa, o percepita in futuro, se l’impresa genererà perdite invece che utili.
La moneta proveniente dalla paga base non potrà mai essere annullata, tranne quando venga spesa direttamente dalla persona che la percepisce per soddisfare i propri bisogni fondamentali che le permettono un consumo individuale e sociale minimale.
Obiettivo delle imprese non sarà più il profitto da erogare ai proprietari del capitale sociale, per due motivi:
- in questo sistema non ci saranno proprietari di capitale sociale;
- in questo sistema non ci saranno rendite; solo il fatto stesso di essere in vita, l’apprendimento e il lavoro potranno generare il diritto a percepire una paga. Il profitto non è il compenso dell’opera imprenditoriale ma è solo e semplicemente una rendita camuffata, tanto è vero che, in caso di concorrenza perfetta, i modelli economici prevedono l’azzeramento del profitto, a prescindere dalla quantità di lavoro profusa dall’imprenditore o dall’amministratore delegato.
OBIETTIVO GENERALE DI UN'IMPRESA
Obiettivo di ciascuna impresa sarà la soddisfazione dei clienti tramite la produzione di un bene o di un servizio richiesto dai medesimi.
Obiettivo delle imprese sarà produrre il prodotto con le proprietà e le funzioni richieste, rispettando i livelli di qualità richiesti dai clienti e agendo in modo concorrenziale (fissazione dei prezzi) per sopravvivere nel tempo.
FINANZIAMENTO DI UN IMPRESA
Ci sarà un patrimonio netto d’impresa, dovuto alla moneta creata a fronte degli investimenti in immobilizzazioni immateriali, compreso il sostenimento dei costi di avvio dell’attività nei primi anni, in immobilizzazioni materiali, al cumulo dei redditi prodotti negli anni di esercizio dell’impresa che non potranno essere distribuiti perché aventi solo valore contabile.
Anche le imprese, quindi, come le persone fisiche, creeranno moneta.
La creeranno per pagare:
- gli investimenti approvati da sostenere,
- gli acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo, e ricambi,
- gli acquisti di servizi di produzione, servizi logistici inclusi, e di commercializzazione.
Questo è un punto importante.
Ragioniamoci sopra.
Perché un’unica “impresa”, la Banca Centrale di un Paese, dovrebbe avere il privilegio (regale) di creare moneta dal nulla (moneta fiat, fiat money)?
Tutte le imprese, al pari delle persone fisiche, dovrebbero avere tale privilegio.
Così facendo, il privilegio si trasformerebbe in un diritto, perché un privilegio è tale quando è riservato a pochi; quando è di tutti non è più un privilegio ma un diritto.
Osservazione.
Poiché al primo scambio la moneta si trasforma da moneta spendibile a moneta contabile o di controllo, è chiaro che la moneta deve essere continuamente creata.
In questo sistema economico, la moneta è soggetta a un ciclo continuo di creazione e distruzione.
Continua creazione e distruzione permettono di evitare l’accumulo di moneta.
L’apprendimento e il lavoro degli uomini, assieme alle attività di tutti gli altri esseri viventi, sono gli elementi che creano valore impiegando
- l’energia (radiante, radiazione solare e terrestre, e gravitazionale, maree per il moto della Luna) e
- la materia (le tre matrici gaiane)
presenti sul pianeta.
RENDITE
Le imprese non pagheranno rendite a nessun soggetto. Quindi non pagheranno alle persone fisiche partecipanti a qualsiasi titolo all’impresa:
- dividendi da utili (profitti);
- interessi passivi; perché la moneta creata e utilizzata per finanziare l’impresa non sarà moneta a debito e, quindi, non sarà moneta gravata da interessi passivi;
- royalties; la conoscenza brevettata sarà liberamente a disposizione di tutti e l’agenzia dei brevetti sarà un database consultabile da tutti per fini di studio, per fini di ricerca e per fini di produzione;
- affitti di terreni e strutture costruite; i terreni appartengono a Cerere e le comunità, le imprese o le singole persone fisiche prendono possesso dei terreni a titolo di uso temporaneo; prima o poi dovranno restituirle a Cerere: le strutture costruite apparterranno alle comunità, non ai singoli individui.
Nelle comunità future non ci dovranno essere rendite di alcun tipo.
Per inciso, le imprese non pagheranno nemmeno i compensi ai lavoratori partecipanti all’impresa, anche se in contabilità verranno riportati gli importi delle paghe di lavoro percepite dai partecipanti all’impresa, per la quota di ore lavorate per l’impresa, in quanto voci di costo del prodotto finale.
L’impresa comunicherà alla piattaforma delle paghe di apprendimento e lavoro le ore maturate da ogni persona alla fine del periodo.
Tale comunicazione sarà pubblica ovvero consultabile da ogni collaboratore dell’impresa e da ogni altra persona della comunità.
FUNZIONAMENTO GENERALE DI OGNI IMPRESA
Gli incassi dalle vendite ricevuti dalle imprese non si tradurranno in risorse di cassa disponibili, ma serviranno solo a fini contabili per seguire i profili economici, finanziari e patrimoniali dell’impresa.
Ogni impresa sarà obbligata a tenere la contabilità ordinaria per tenere conto
- sia dei costi di tutti i fattori produttivi impiegati e dei ricavi generati dalle vendite effettuate – profilo economico;
- sia di tutte le variazioni degli elementi dell’attivo e del passivo (passività e capitale netto) – profilo patrimoniale;
- sia dei flussi di cassa – profilo finanziario;
per procedere alla stesura dei bilanci delle singole imprese, per generare analisi e report periodici, a livello di singola impresa, a livello di settore, a livello di territorio nel tempo. Tutti questi documenti saranno pubblici, ovvero consultabili online da qualunque membro della comunità.
Da questo punto di vista, non cambierà nulla rispetto ad oggi, tranne la semplificazione dovuta al fatto che non esisteranno contabilità diverse dalla contabilità ordinaria e la trasparenza perché i dati saranno accessibili a tutti i membri della comunità e a tutte le comunità.
Quindi, non ci saranno regimi di contabilità semplificata e forfetaria.
Non ci saranno più lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi ci saranno solo colleghi o compagni di lavoro (partners).
Non essendoci più datori di lavoro e lavoratori, non ci saranno più sindacati dei datori di lavoro e dei lavoratori.
Tener conto del profilo economico servirà per valutare l’efficacia e l’efficienza produttiva dell’impresa, efficacia ed efficienza che, in presenza di utili d’esercizio, permetteranno all’azienda di continuare a svolgere la propria attività di produzione nei periodi successivi (concorrenzialità).
Tener conto del profilo finanziario servirà per impostare i piani futuri dell’impresa.
In presenza di perdite, verrà valutata, a fine periodo (trimestre, quadrimestre, semestre o anno), se vale la pena continuare l’impresa o scioglierla e liquidarla, assegnando i beni immobili e le scorte dell’impresa liquidanda a imprese esistenti o a nuove imprese (start-up) con progetto d’impresa approvato.
Le persone partecipanti all’impresa liquidanda, come già accennato, dovranno coprire pro-quota, nel tempo, le perdite dell’impresa a cui partecipavano con le proprie paghe di lavoro passate, presenti e future limitatamente a 10 anni nel futuro.
Sarà, quindi, previsto un giubileo decennale su base individuale.
Le persone partecipanti all’impresa liquidanda potranno scegliere una di queste opzioni per il loro futuro:
- collaborare con altre imprese esistenti,
- collaborare con imprese neocostituende,
- intraprendere un nuovo percorso di apprendimento,
ma, fintantoché non avranno coperto per la loro parte la perdita dell’impresa a cui partecipavano, non potranno assumere posizioni o ruoli di direzione e controllo.
Non esisterà la limitazione di responsabilità, quindi non potranno esistere forme di impresa a responsabilità limitata (srl, spa, sapa, scarl etc). Ogni persona fisica sarà responsabile delle proprie azioni e delle azioni delle imprese a cui partecipa.
Solo la paga base è inviolabile e impignorabile.
Inoltre, non ci sarà nessuna distinzione tra pubblico e privato. Le imprese non saranno né pubbliche né private. Saranno imprese tout-court.
Tutti i servizi oggi svolti da apparati burocratici pubblici (normativo, giudiziario, mantenimento dell’ordine sociale, difesa, relazioni con le altre comunità, sanità, scuola, università, ricerca, manutenzione del territorio, sistemi di reti di distribuzione e trasporto di energia, vettori di energia, acqua, cose, persone e dati – l’elenco è solo indicativo), saranno svolti da imprese.
Quindi, poiché il lavoro necessario per la guida e il controllo delle comunità sarà svolto da imprese che hanno per oggetto d’impresa compiti specifici, non esisterà un sistema di imposizione e di tassazione, in quanto queste imprese, come tutte le imprese, si finanzieranno creando moneta.
Verranno stabiliti dei protocolli di lavoro comuni a queste imprese, ma esse non saranno più riunite in carrozzoni mastodontici ed inefficienti (ministeri) bensì saranno snelle perché dovranno essere competitive sul mercato.